La Tigre Bianca

La Tigre Bianca è un Centro di Pratica e di Ricerca nato a Modena nel 2008, la sua sede semplice e confortevole è in quella parte della città chiamata Zona Tempio.
Qui studiamo e pratichiamo differenti discipline, tra queste il Qi Gong e Il Tai Chi Chuan secondo la tradizione, Il Karate, la Ricerca e la Formazione Vocale ” Il Qi Gong della voce”, il Metodo Feldenkrais, la Back School e la Bioenergetica. Proponiamo corsi, laboratori, seminari e conferenze.

Pensiamo a cosa sia “l’aver cura” e sappiamo che non è facile. Facciamo tentativi. Ci sono parole per le quali nutriamo una passione profonda, parole come Poesia, Solidarietà e Amicizia Vera “真正的友谊”
Ci siamo dati anche un altro nome, Centro di Ignoranza Attiva, per dire che si parte sempre da lì, dall’operatività del non-sapere che ci accomuna.
Si era parlato tra noi di provare a tessere occasioni di relazione tra diverse aree del sapere per portare alla Città una realtà viva che parli insieme di Cura e Cultura. Ben vengano idee nuove e progetti comuni.

La Tigre Bianca è una a.s.d. affiliata alla UISP di Modena, per questo motivo le attività qui proposte sono aperte solo ai soci.

Si era parlato tra noi di provare a tessere occasioni di relazione tra diverse aree del sapere, che è poi una forma di ignoranza, ma attiva, e di fare dialogare ad esempio, psicanalisi e pensiero cinese, musica e fisica, senza mai dimenticarci del corpo. Siamo tenacemente interessate al corpo, crediamo che dalla pelle sino ai midolli ci siano là dentro interi paesaggi da contemplare, da far parlare, da decifrare e da custodire. Il corpo è una gran bella occasione. C’è lavoro da fare. Di questo siamo felici, del fatto che si possa pensare a qualcosa che implichi lo stare in atto.

Chi Siamo

“[Il Tao] in quanto effettività esso non è né materiale né spirituale, dal momento che l’uno verrebbe separato dall’altro, bensì evolve tra questi poli collocandosi nella dimensione del sottile e del dissolto, dello slegato e del decantato (wei, jing); non si comprende attraverso i termini antitetici della presenza e dell’assenza, (ricordiamoci, profondamente nascosto come- forse- se- esiste, cfr Laozi, 4), bensì grazie alla loro costante transizione, agli stadi dell’emersione e del riassorbimento, manifestandosi allo stesso tempo attraverso le modalità del diffuso e dell’evanescente.” Francois Jullien